Quest’anno ho pensato di fare come ho fatto per il l’Avvento e il Santo Natale scorso: per ogni giorno della Quaresima scelgo un breve brano delle Letture su cui riflettere e lo pubblico sulla mia pagina Facebook Cose Piccole di Lorenza (https://www.facebook.com/CosePiccoleDiLorenza/) accompagnato da un’immagine o un video.
Quaresima ambrosiana
Per il testo seguente ho preso spunto da questa pagina:
http://it.cathopedia.org/wiki/Quaresima
La Quaresima ambrosiana risale al IV secolo, cioè all’epoca di Sant’Ambrogio, ed era il tempo in cui i catecumeni si preparavano a ricevere il Battesimo nella veglia pasquale perché la società si stava progressivamente cristianizzando e molti pagani convertiti chiedevano il Battesimo diventando catecumeni.
La Quaresima inizia con i primi vespri della Prima domenica o sesta Domenica prima di Pasqua e termina prima dei vespri del Giovedì Santo che fanno parte del Triduo Pasquale. Il periodo della Quaresima ambrosiana è calcolato utilizzando il metodo pre-medievale, quando era il periodo di 40 giorni di preparazione al Triduo Pasquale.
Nel Medioevo si decise che doveva essere il periodo di preparazione alla Pasqua per cui vennero calcolati i giorni partendo dal Sabato Santo: andando a ritroso e saltando le domeniche poiché secondo un’antichissima tradizione in quei giorni non si doveva digiunare, si arriva al Mercoledì delle Ceneri precedente la prima domenica di Quaresima. Il nuovo computo fu accolto dal Rito Romano e si diffuse in tutto l’Occidente, tranne che nelle diocesi ambrosiane.
Nelle liturgie domenicali si ripercorre la preparazione dei catecumeni al Battesimo: per i fedeli è la riscoperta del significato del Sacramento che hanno ricevuto.
Il giorno proprio delle Ceneri è il primo lunedì di Quaresima, ma possono essere amministrate al termine della Messa della prima domenica.
E’ un periodo di quaranta giorni di penitenza, ma non di stretto digiuno.
Video ideato da me:
https://www.youtube.com/watch?v=6Rp4KvBpOJs&t=5s
Lettura del profeta Isaia 58, 4b-12b
Così dice il Signore:
«Non digiunate più come fate oggi,
così da fare udire in alto il vostro chiasso.
È forse come questo il digiuno che bramo,
il giorno in cui l’uomo si mortifica?
Piegare come un giunco il proprio capo,
usare sacco e cenere per letto,
forse questo vorresti chiamare digiuno
e giorno gradito al Signore?
Non è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi
e spezzare ogni giogo?
Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato,
nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
Allora invocherai e il Signore ti risponderà,
implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”.
Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore all’affamato,
se sazierai l’afflitto di cuore,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio.
Ti guiderà sempre il Signore,
ti sazierà in terreni aridi,
rinvigorirà le tue ossa;
sarai come un giardino irrigato
e come una sorgente
le cui acque non inaridiscono.
La tua gente riedificherà le rovine antiche,
ricostruirai le fondamenta di trascorse generazioni».
Musica:
Il Coro della Diocesi di Roma diretto da mons. Marco Frisina alla XXV giornata mondiale della gioventù “Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?” presieduta dal Santo Padre Benedetto XVI.
Piazza San Pietro – 25/03/2010
Immagini:
1 Profeta Isaia, Basilica San Marco, Venezia
http://ic.pics.livejournal.com/philologist/23000738/1354023/1354023_original.jpg
2 Catena – foto presa da internet
3 Giogo – foto presa da internet
4 Pane – foto presa da internet
5 Alba nel mio giardino – foto mia
6 Battistero di San Giovanni del complesso monumentale di Galliano, Cantù (Como) – foto mia
7 – Abside della Basilica di Sant’Apollinare in Classe, Ravenna
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/64/2012_ravenna_141.jpg
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Matteo 5, 7-8
Obolo della vedova
Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, Ravenna
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.
Matteo 5, 16
Lampada a olio – immagine presa da internet
Beato l’uomo che ha trovato la sapienza,
l’uomo che ottiene il discernimento:
è una rendita che vale più dell’argento
e un provento superiore a quello dell’oro.
Proverbi 3, 13-14
Studente – Immagine presa da internet
Nel giorno in cui Dio creò l’uomo, lo fece a somiglianza di Dio; maschio e femmina li creò, li benedisse e diede loro il nome di uomo nel giorno in cui furono creati.
Genesi 5, 1b-2
Incontro di Adamo ed Eva
Duomo di Monreale, Palermo
Il venerdì aneucaristico nel Rito Ambrosiano
« La proibizione di celebrare la santa Messa e di distribuire la santa Comunione nei venerdì di Quaresima fa parte dell’estrema accentuazione del carattere penitenziale della Quaresima: si arriva alla coscienza dolorosa della propria indegnità ed all’esperienza, che sa di morte, della perdita del Dio vivo. La devozione di chi comprende il mistero del peccato e della croce deve arrivare a questa tremenda avvertenza, che rasenta il confine dello spavento e della dispersione. »
Giovanni Battista Montini – Paolo VI
Crocifisso della basilica di San Domenico di Giunta Pisano – particolare
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Giunta_pisano,_crocifisso_di_s._domenico,_1250_ca._03.JPG
Eppure tu vedi l’affanno e il dolore,
li guardi e li prendi nelle tue mani.
Salmo 9 (10), 14
Guarigione dei due Ciechi di Gerico
Duomo di Monreale, Palermo
Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità”. Gli rispose la donna: “So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa”. Le dice Gesù: “Sono io, che parlo con te”.
Giovanni 4, 23-26
Samaritana
Miniatura del Monastero di Dionysiou, Monte Athos
La strada dei giusti è come la luce dell’alba,
che aumenta lo splendore fino al meriggio.
Proverbi 4, 18
San Pietro al Monte di Civate (LC) – foto mia
Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirò sino alla fine.
Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore.
Salmo 118 (119), 33-34
Cristo insegna agli apostoli
Affresco del IV secolo, Catacombe di Domitilla, Roma
Va’ dalla formica, o pigro,
guarda le sue abitudini e diventa saggio.
Essa non ha né capo
né sorvegliante né padrone,
eppure d’estate si procura il vitto,
al tempo della mietitura accumula il cibo.
Proverbi 6, 6-8
Formica – immagine presa da internet
Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: “Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo”. Quelli dissero: “Fa’ pure come hai detto”.
Genesi 18, 1-5
Ospitalità di Abramo
Cappella Palatina, Palermo
Giorno aneucaristico
Dai Vespri
Pietoso e giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge i piccoli:
ero misero ed egli mi ha salvato.
Salmo 116 (114)
Mani – immagine presa da internet
Giro attorno al tuo altare, o Signore,
per far risuonare voci di lode
e narrare tutte le tue meraviglie.
Signore, amo la casa dove tu dimori
e il luogo dove abita la tua gloria.
Salmo 25 (26), 6b-8
Basilica di San Michele, Oleggio (NO)
foto mia
Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia. In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono.
Giovanni 8, 56 e 58
Cupola della Genesi, IV giorno
Basilica di San Marco, Venezia
Il Signore Dio da Giacobbe
fece sorgere un uomo mite,
che incontrò favore agli occhi di tutti,
amato da Dio e dagli uomini,
il cui ricordo è in benedizione.
Gli diede gloria pari a quella dei santi
e gli mostrò parte della sua gloria.
Lo santificò nella fedeltà e nella mitezza,
lo scelse fra tutti gli uomini.
Gli fece udire la sua voce,
lo fece entrare nella nube oscura
e gli diede faccia a faccia i comandamenti,
legge di vita e d’intelligenza.
Siracide 44, 23h – 45, 2a. 3d-5d
San Giuseppe
Arco Trionfale, Santa Maria Maggiore, Roma
Hai fatto del bene al tuo servo,
secondo la tua parola, Signore.
Salmo 118 (119), 65
Angelo del Giudizio
Abbazia di Sant’Angelo in Formis, Capua (Caserta)
Accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
Matteo 6, 20-21
Il 21 marzo è stato dato l’ultimo saluto al piccolo Samuele, che il Signore ha rivoluto tra le sue braccia il 17 marzo. Un piccolo che ha fatto qualcosa che pochi grandi sanno fare: ha raccolto intorno a sé moltissimo amore. È stato e resterà un regalo prezioso per chi lo ha conosciuto, anche solo da lontano e solo “virtualmente”…
Immagine presa da questa pagina:
https://www.facebook.com/unadiagnosipersamuele/?fref=ts
Secondo il tuo amore fammi vivere
e osserverò l’insegnamento della tua bocca.
Salmo 118 (119), 88
Maestro di San Francesco, particolare di croce processionale bifacciale (1275-80). Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria
Giorno aneucaristico
Dalle Lodi
Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.
Salmo 99 (100), 3
Buon Pastore
Mausoleo di Galla Placidia, Ravenna, Italia
L’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo”.
Luca 1, 30-32b
Annunciazione
Chiesa rupestre di San Biagio, San Vito dei Normanni, Brindisi
“Tu, credi nel Figlio dell’uomo?”. Egli rispose: “E chi è, Signore, perché io creda in lui?”. Gli disse Gesù: “Lo hai visto: è colui che parla con te”. Ed egli disse: “Credo, Signore!”
Giovanni 9, 35c-38b
Gesù guarisce il cieco nato
Codex Purpureus Rossanensis – Codice Purpureo di Rossano
V-VI secolo
Affida al Signore le tue opere
e i tuoi progetti avranno efficacia.
Proverbi 16, 3
Rifinitura tavola gessata per icona – foto mia
Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Matteo 6, 7-11
Portone d’entrata
Oratorio di San Gaetano da Thiene, Magnago (MI)
foto mia
[Giacobbe] fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco, gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa. Ecco, il Signore gli stava davanti e disse: «Io sono il Signore, il Dio di Abramo, tuo padre, e il Dio di Isacco. A te e alla tua discendenza darò la terra sulla quale sei coricato. La tua discendenza sarà innumerevole come la polvere della terra; perciò ti espanderai a occidente e a oriente, a settentrione e a mezzogiorno. E si diranno benedette, in te e nella tua discendenza, tutte le famiglie della terra».
Genesi 28, 12-14
La scala per il Paradiso, visione di Giovanni Climaco
Icona XII secolo, Monastero di Santa Caterina del Sinai, Egitto.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Matteo 7, 24-25
Meteore, Grecia – foto mia
Giorno aneucaristico
Dalle Lodi
Anima mia, benedici il Signore, il grande re,
perché Gerusalemme sarà ricostruita
come città della sua dimora per sempre.
Tobia 13, 16b-17a
Santa città di Gerusalemme
Chiesa di Santo Stefano, sito archeologico Umm al-Ras?s (o Castrum Mefa’a oppure Kastron Mefa’a, Giordania
Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono. Gesù però disse: “Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli”.
Matteo 19, 13-14
Papa Francesco e un gruppo di bambini argentini all’udienza generale del 25 giugno 2014
Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Giovanni 11, 21-27
Risurrezione di Lazzaro
dipinta da Laura Renzi e Giovanni Raffa
Chiesa Santa Famiglia di Nazareth, San Sisto Perugia (PG)
Perciò amo i tuoi comandi,
più dell’oro, dell’oro più fino.
Per questo io considero retti tutti i tuoi precetti
e odio ogni falso sentiero.
Salmo 118 (119), 127-128
Basilica della Natività, Betlemme
Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
Giovanni 6, 67-69
San Pietro
Monastero di Sveti Nikita a Skopje (Macedonia)
Dipinto nel 1316 ca. dai maestri Eutichio e Michele
Poi prese con sé i Dodici e disse loro: “Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e si compirà tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell’uomo: verrà infatti consegnato ai pagani, verrà deriso e insultato, lo copriranno di sputi e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà”.
Luca 18, 31-33
Gesù condotto al giudizio
Ciclo Cristologico di Teodorico nella basilica di Sant’Apollinare Nuovo, Ravenna
Apri la bocca e giudica con equità,
rendi giustizia all’infelice e al povero.
Proverbi 31, 9
Gesù con l’adultera
XI secolo, Abbazia di Sant’Angelo in Formis, Capua (Caserta)
Giorno aneucaristico
Dall’Ora Media
Sia benedetto il Signore,
che ha dato ascolto alla voce della mia supplica.
Il Signore è mia forza e mio scudo,
in lui ha confidato il mio cuore.
Mi ha dato aiuto: esulta il mio cuore,
con il mio canto voglio rendergli grazie.
Salmo 27 (28), 6-7
La Neo Edessena
dipinta da Ivan Polverari
Chiesa di San Silvestro in Capite, Roma
http://laboratoriosanmichele.it/
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza».
Matteo 11, 25-26
Gesù benedice i bambini
Affresco, IX secolo
Monastero di San Giovanni, Müstair, Svizzera
Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: “Che ve ne pare? Non verrà alla festa?”. Intanto i capi dei sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che chiunque sapesse dove si trovava lo denunciasse, perché potessero arrestarlo.
Giovanni 11, 55-57
Ingresso a Gerusalemme
Ciclo Cristologico, XII secolo
Santa Caterina del Sinai, Egitto
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo.
Luca 21, 36
L’Ultima Cena
XV secolo, miniatura del Codex 2
Monastero Iveron del Monte Athos, Grecia
Gesù disse ai suoi discepoli: “Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua e il Figlio dell’uomo sarà consegnato per essere crocifisso”.
Matteo 26, 1b-2
Preghiera di Cristo nell’orto degli ulivi
Basilica di San Marco, Venezia
Uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?».
Matteo 26, 14-15
Bacio di Giuda
affresco, Cripta del Duomo di Siena
Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, di dirci se sei tu il Cristo, il Figlio di Dio». «Tu l’hai detto – gli rispose Gesù -; anzi io vi dico:
d’ora innanzi vedrete il Figlio dell’uomo
seduto alla destra della Potenza
e venire sulle nubi del cielo».
Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: “Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?”. E quelli risposero: “È reo di morte!”.
Allora gli sputarono in faccia e lo percossero; altri lo schiaffeggiarono, dicendo: “Fa’ il profeta per noi, Cristo! Chi è che ti ha colpito?”.
Matteo 26, 63-68
Flagellazione di Gesù
1285-1290, Recto del Crocifisso dipinto da Maestro della Croce di Gubbio
Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia
Dalle Lodi
Albero santo e nobile,
croce di Cristo,
tronco su tutti amabile,
dolce è il tuo frutto!
Piega i tuoi rami, mitiga
la ruvidezza,
il tuo legno sia morbido
al Re che muore.
Tu presenti la Vittima
che tutti salva,
tu sei del sangue rorido
che ci redime.
Al Padre, all’Unigenito
morto e risorto
e al Paracléto Spirito
salga la lode. Amen.
Inno ambrosiano
Arbor Vitae
Mosaico, Abside della basilica di San Clemente in Laterano, Roma
Giorno aneucaristico
Riflessione pasquale
Ave Verum Corpus natum de Maria Virgine
Vere passum, immolatum in cruce pro homine,
Cujus latus perforatum unda fluxit et sanguine,
Esto nobis praegustatum in mortis examine.
Ave, o vero corpo, nato da Maria Vergine,
che veramente patì e fu immolato sulla croce per l’uomo,
dal cui fianco squarciato sgorgarono acqua e sangue:
fa’ che noi possiamo gustarti nella prova suprema della morte.
Ave Verum Corpus – Wolfgang Amadeus Mozart
per coro e orchestra
eseguito da l’Ensemble Archi di Milano (già Archi della Scala) con il coro Voices From Heaven diretti dal M° Andrea Attucci
Chiesa Parrochiale San Michele Arcangelo di Magnago
Crocifisso di Fucecchio di Berlinghiero Berlinghieri
Compianto del Cristo Morto
Madre di Dio Monasterium Tempuli
Imago Pietatis
Imago Pietatis di Piermatteo d’Amelia
Vergine con Bambino e Crocifissione del Maestro delle Clarisse
Crocifisso di Longiano
Crocifisso di Santa Maria Novella
Deposizione di Dietisalve di Speme
Deposizione di Pietro Lorenzetti
Crocifisso n° 20
Crocifisso di San Damiano
Crocifissione di Santa Maria Antiqua
Giorno aneucaristico
Dai Vespri
Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
Salmo 15 (16), 9-11
Discesa agli Inferi
Miniatura, Monastero di Dionysiou, Monte Athos, Grecia
Maria invece stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: “Donna, perché piangi?”. Rispose loro: “Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto”. Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: “Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo”. Gesù le disse: “Maria!”. Ella si voltò e gli disse in ebraico: “Rabbunì!” – che significa: “Maestro!”. Gesù le disse: “Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro””. Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!” e ciò che le aveva detto.
Giovanni 20, 11-18
Gesù con le mirrofore
Mosaico, Cattedrale di Santa Maria Nuova, Monreale (Palermo)
Il primo giorno della settimana, al mattino presto le donne si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l’accaduto.
Luca 24, 1-12
Mirrofore con l’Angelo
Miniatura del Codex 587m, foglio 113v, 1059ca., Monastero di Dionysiou, monte Athos, Grecia.