Poesia sull’apostrofo

 

A volte mi diletto in rime sceme. La poesiola che pubblico più sotto l’ho scritta il 18 aprile 2016 per cercare di distogliere l’attenzione del mio amico barbuto Antonio dal fatto che ho scritto quattr’otto tutto attaccato.

 

 

L’apostrofo dimenticato

C’era una volta una giovin ragazza
Che di grammatica non capiva ‘na mazza
Ma lei legger libri amava assai
E cominciaron così tutt’i suoi guai.

I punti, le virgole e pure gli accenti
Ma dove vanno? Uffa! Accidenti!
Leggendo tanto, piano pianino
Imparò bene, tutto a puntino.

Però quand’è un poco stanca
Scrivere bene un po’ la sfianca
E se l’amato apostrofo lei non scrive
Arriva lui, con maniere cattive!

“Manca l’apostrofo!” strepita forte
Ma le manie precisin di lei son ormai smorte
“Tu non puoi sbagliar nemmeno un puntino”
Esclama lui con fare barbino!

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