San Carlo Borromeo – Solennità – 4 novembre

 

Poiché quest’anno la Solennità di san Carlo Borromeo, compatrono della Diocesi di Milano, cade di domenica, nel rito ambrosiano viene spostata a lunedì 5 novembre.

 

Lettura agiografica Vita di san Carlo Borromeo, vescovo

Carlo nacque ad Arona il 2 Ottobre 1538 dalla nobile famiglia Borromeo.

Per le consuetudini dell’alta società del tempo, poiché era secondogenito, fu associato fin dalla fanciullezza allo stato clericale. Quando lo zio materno venne eletto papa con il nome di Pio IV, Carlo fu subito chiamato a Roma come il primo e più stretto collaboratore del pontefice. All’età di 22 anni ricevette la porpora cardinalizia, con l’incarico di sovrintendere agli affari più importanti della Chiesa. Poco dopo fu nominato amministratore apostolico della diocesi di Milano, senza obbligo di residenza.

Si impegnò coscienziosamente nel suo lavoro, soprattutto nell’ultimo periodo del Concilio di Trento e nella sua delicata fase conclusiva. Avvertì allora sempre più vivo il richiamo a una dedicazione più generosa al Signore. Gli incontri, le letture, le relazioni con personalità impegnate per la restaurazione della vita cristiana tracciarono il cammino verso una totale dedizione al ministero pastorale.

Chiese di ricevere l’ordinazione sacerdotale, che gli fu conferita il 17 luglio 1563, e il 7 dicembre dello stesso anno, nel giorno dell’ordinazione di sant’Ambrogio, si fece consacrare vescovo. Ritenendosi, in forza dell’ordinazione, arcivescovo di Milano a tutti gli effetti, presentò al papa il 25 gennaio 1564 la richiesta del pallio: in realtà la nomina canonica ad arcivescovo gli giunse soltanto nel maggio di quello stesso anno.

In obbedienza ai decreti del Concilio di Trento, decise di lasciare Roma e di trasferirsi a Milano per dimorare in mezzo al gregge, che gli era stato affidato. Si consacrò totalmente al ministero episcopale, dando a tutti esempio di intensa preghiera, di ammirevole impegno pastorale, di austera penitenza. Attese con straordinaria energia all’opera della riforma, celebrando diversi concili provinciali e numerosi sinodi, visitando con assiduità la sua vasta arcidiocesi, istituendo i seminari per la formazione del clero, riconducendo le famiglie religiose alla giusta disciplina.

Lasciò vari scritti, utili soprattutto ai vescovi per ben governare, e promosse la redazione del Catechismo dei parroci. Uomo di grande costanza e personalmente schivo, difese con fermezza i diritti e la libertà della Chiesa.

Durante la peste organizzò l’assistenza ai malati e curò personalmente l’amministrazione dei sacramenti, giungendo a spogliare delle suppellettili la sua casa per dare sollievo all’indigenza.

Mentre si trovava nella solitudine del Sacro Monte di Varallo per trascorrere alcuni giorni in profonda meditazione della passione di Cristo, fu assalito dalla febbre. Tornato a Milano, il male si aggravò: con gli occhi fissi al Crocifisso, morì il 3 novembre 1584.

Nel 1610 papa Paolo V lo iscrisse nell’albo dei santi.

 

Dal sito:
https://www.chiesadimilano.it/?p=233998

 

 


San Carlo Borromeo
Urna in cristallo e argento, che custodisce il corpo di san Carlo: si trova nello Scurolo (dal termine dialettale scuroeu cioè chiesuola o cappella sotterranea, ambiente solitamente privo di luce, appunto scuro) che si trova sotto il presbiterio del Duomo di Milano.
Il corpo del Santo è rivestito dei paramenti pontificali: il volto è ricoperto da una maschera d’argento.

fonte immagine e informazioni:
https://www.duomomilano.it/it/article/2018/10/25/la-solennita-di-san-carlo-borromeo-compatrono-della-diocesi-di-milano/f482678b-cdd0-46b0-aabd-4ee0461a4506/

 

 


San Carlo Borromeo
Statua in rame e granito visitabile dall’interno, altezza 35 metri, realizzazione terminata nel 1698.
Disegno di Giovanni Battista Crespi.
Sacro Monte, Arona (NO)

fonte immagine e informazioni:
https://it.wikipedia.org/wiki/Colosso_di_san_Carlo_Borromeo

 

 


San Carlo Borromeo in preghiera davanti al Sepolcro
Statua in terracotta policroma secentesca
Cripta San Sepolcro, Milano

La chiesa di San Sepolcro fu eretta nel 1030 ed inizialmente era dedicata alla Santissima Trinità, ma nel 1100, dopo che i Crociati riconquistarono Gerusalemme, ne fu cambiata la titolazione in Chiesa di San Sepolcro.
Fin dalla sua fondazione era presente nella cripta la copia del sepolcro di Cristo, in cui i crociati, secondo la tradizione, posero la terra e altre reliquie provenienti da Gerusalemme.
San Carlo Borromeo scelse la cripta come personale luogo di preghiera che lui stesso definì la palestra dello Spirito Santo.
Dopo la sua canonizzazione venne posta la statua di San Carlo inginocchiato in preghiera davanti al sarcofago.

fonte immagine:
foto mia

 

 


San Carlo Borromeo
Icona dipinta da Cristina Capella

fonte immagine:
https://iconesacremirabile.wordpress.com/category/carlo-borromeo/

 

 


San Carlo Borromeo
Icona di misura dipinta da Maria Crespi Marciandi

fonte immagine:
http://www.iconedimisura.it/2016/02/17/carlo-borromeo/

 

 


San Carlo Borromeo
Icona di misura dipinta da Maria Teresa Battilana

fonte immagine:
http://www.iconedimisura.it/2016/02/17/carlo-borromeo/

 

 


San Carlo Borromeo
olio su tela, XVII secolo
dipinto da Carlo Dolci
Galleria Palatina, Palazzo Pitti, Firenze

fonte immagine:
https://www.meisterdrucke.it/stampe-d-arte/Carlo-Dolci/276056/San-Carlo-Borromeo-(1538-84),-arcivescovo-di-Milano.html

 

 


San Carlo Borromeo
affresco, XVII secolo
Cappella campestre di San Sebastiano, Gorrino frazione di Pezzolo Valle Uzzone, Cuneo.

fonte immagine:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Gorrino

 

 


San Carlo Borromeo
affresco, 1614
attribuito a Tommaso Pombioli
Chiesa di San Lorenzo, Azzano frazione di Torlino Vimercati, Cremona.

fonte immagine:
https://www.beweb.chiesacattolica.it/benistorici/bene/6389390/Pombioli+Tommaso+%281614%29%2C+San+Carlo+Borromeo

 

 


San Carlo Borromeo
olio su tela, fine del XVI e l’inizio del XVII secolo
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, Turbigo, Milano

fonte immagine:
https://www.chiesadimilano.it/cms/speciali-archivio/turbigo-la-tela-di-san-carlo-borromeo-24937.html

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